Dei 1.060 detenuti, 83 sono donne, 283 sono detenuti nella sezione “alta sicurezza”, altri 225 malati psichiatrici con 20 casi di soggetti autolesionisti e 290 casi di epatite C. Anna Briganti, al netto delle criticità evidenziate, ritiene che il penitenziario leccese “nonostante sia un carcere vecchio, costruito nel 1997, ha una buona struttura e funziona bene grazie soprattutto alla collaborazione tra comandante della polizia penitenziaria, direzione e magistratura di sorveglianza”. I dati forniti dalla delegazione si concentrano anche sulle attività dei detenuti, 235 dei quali sono lavoratori e in parte si occupano della manutenzione ordinaria interna della struttura; altri, in stato di semi-libertà, sono impiegati in un istituto tecnico e nella manutenzione di aree verdi, mentre le donne sono principalmente impegnate nel progetto “Made in carcere”.

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