11 Luglio, 2016
L’11 Giugno 2016 la Loggia dei Mercanti di Milano ha accolto la quarta dizione di I frutti del carcere, l’iniziativa organizzata dall’Associazione per i Diritti dedicata all’economia carceraria.
Tra gli oltre 30 gli espositori provenienti da tutt’Italia con alimenti, abbigliamento e accessori prodotti dai detenuti, è stata presente anche Made in Carcere.
L’iniziativa ci ha visti partecipare con il nostro stand, con l’obiettivo di presentare i nostri valori, attività, i frutti del nostro lavoro ma sopratutto un nuovo stile di vita.
Oltre, ai prodotti del brand Made in Carcere e 2nd Chance, siamo stati presenti anche con la linea I RE-Neri, il cui obiettivo il cui obiettivo è combattere la contraffazione e la concorrenza sleale ai negozianti e trasformare i migranti che vendono illegalmente in lavoratori legali a tutti gli effetti.
La giornata ha avuto come obiettivo quello di sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica sul valore del lavoro intesto come momento di formazione ed esperienza necessario affinché le persone, e nel caso specifico i detenuti, possano riacquistare fiducia nelle proprie capacità, preparandosi a ritrovare un posto all’interno della società.
Numerosi sono stati i momenti di confronto e gli interventi di esperti, operatori del settore, docenti universitari e volontari, uniti nell’obiettivo di trasformare la pena in assunzione di responsabilità.
Per noi è stata una grande emozione vederci tutti insieme con donne e uomini detenuti in libera uscita a riflettere sul l’iro reati e sul possibile reinserimento nella società civile.
L’imprenditrice, che opera in Italia, ha superato le 5 fasi di selezione per entrare a far parte di Ashoka ed è una nuova Fellow Ashoka, una carica che l’accompagnerà per tutta la vita.
Con il suo progetto Made in Carcere Luciana ha dato vita ad un brand “sociale” che contraddistingue una serie di prodotti artigianali realizzati con materiali di riuso (avanzi di magazzino, ritagli di lavorazione, ecc..) in alcuni penitenziari italiani da sartine detenute regolarmente contrattualizzate. La filosofia alla base del progetto è, infatti, proprio quella della “seconda chanche” che si offre non solo alle detenute ma anche ai tessuti, lanciando a tutti un chiaro messaggio per il reinserimento sociale di fasce svantaggiate e per la tutela ambientale. Made in Carcere crea opportunità di lavoro sostenibili, restituendo dignità alle detenute ed alla loro condizione, insegnando loro le regole del lavoro e, ovviamente, vere e proprie nuove abilità spendibili, poi, sul mercato una volta scontata la pena.
COMUNICATO STAMPA
“Abbiamo un riscontro oggettivo, contribuiamo a ridurre il fenomeno della recidività – dice Luciana Delle Donne. E’ questo l’obiettivo del percorso di VALORI FORZATI per cui ogni giorno lavora il team di MADE IN CARCERE. L’80% delle persone detenute che lavorano durante il periodo di reclusione non torna più dietro le sbarre, mentre l’80% delle persone detenute che non lavorano durante il periodo di detenzione, commette reati e finisce nuovamente in carcere”.
Al progetto partecipa anche una serie di aziende for-profit che donano le materie prime, liberando i propri magazzini da tessuti inutilizzati, sostenendo, così, azioni ad alto impatto sociale ed ambientale.
La qualità e l’eticità dei prodotti realizzati dalle detenute di Made in Carcere è certificata dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, attraverso il marchio “Sigillo”.
Ashoka
Ashoka è una associazione internazionale fondata nell’81 negli Stati Uniti e operativa in Italia dal 2014. E’ la più grande rete al mondo di imprenditori sociali di cui sostiene soluzioni di successo ai problemi della società. E’ oggi presente in più di 80 Paesi e conta circa 3200 Fellow (membri associati).
Ashoka fa una selezione standard, uguale per tutti gli imprenditori sociali in qualsiasi latitudine essi si trovino, che si compone di due fasi nazionali e tre internazionali. La candidata si è confrontata per ore con esperti che sono andati a fondo nel suo progetto e nel suo percorso di vita per assicurarsi che tutti e cinque i criteri che Ashoka ricerca in un imprenditore sociale fossero soddisfatti.
Ashoka si assicura di selezionare le eccellenze dell’innovazione sociale. Nei tre anni successivi all’elezione fornisce un supporto che si esplicita in sostegno economico quando necessario, consulenze, aiuto nel creare partnership e connessione con altri innovatori nel proprio settore al fine di implementare e ampliare il proprio progetto.
Per maggiori informazioni è possibile contattare Enrica Cornaglia: ecornaglia@ashoka.org ; cell.3496400701
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