Abbiamo faticato molto ma alla fine siamo riusciti a scardinare un pregiudizio: chi ha commesso il reato non è il reato.
Così molti parlano di noi come innovatori sociali, perché siamo riusciti a dimostrare che una seconda vita esiste, che il riscatto si attua attraverso la fatica e il lavoro. Abbiamo dimostrato che per cambiare le cose bisogna avere una visione circolare delle stesse e che gli esseri umani hanno tutti uguale dignità sopratutto se inseriti in un contesto lavorativo che li gratifica.
Da una indagine di Ashoka risultiamo sulla loro mappa di innovatori sociali tra i primi dieci in Italia per notorietà e visibilità. Ed è sempre questo il nostro sforzo quotidiano. Riuscire a dimostrare che una seconda via, che una seconda vita, esiste.