"Qui noi, raddrizziamo le cuciture storte della vita, stiriamo le brutte pieghe e rafforziamo i punti deboli."

Incontriamo donne in carcere che, al lavoro, scommettono sulla possibilità di cambiare lo stato delle cose.
Il primo giorno di lavoro diciamo sempre che due sono le cose importanti:

Rispettare le diversità in ogni sua forma (di carattere, di religione, di etnia, di opinione politica) e poi saper cucire.

Ogni detenuta che lavora a Made in Carcere ha una storia unica: vogliamo raccontarvene qualcuna perché sappiate quale progetto state sostenendo ogni volta che effettuate un acquisto sul nostro store.

Incontriamo donne in carcere che, al lavoro, scommettono sulla possibilità di cambiare lo stato delle cose.
Il primo giorno di lavoro diciamo sempre che due sono le cose importanti:

Rispettare le diversità in ogni sua forma (di carattere, di religione, di etnia, di opinione politica) e poi saper cucire.

Ogni detenuta che lavora a Made in Carcere ha una storia unica: vogliamo raccontarvene qualcuna perché sappiate quale progetto state sostenendo ogni volta che effettuate un acquisto sul nostro store.

Come mai sorridono tutte? Le foto sono state scattate dal fotografo Enzo Dal Verme che, quando ha intervistato le detenute, ha anche chiesto loro come volevano essere ritratte. Tutte hanno risposto di essere contente di farsi vedere sorridenti. Una di loro, Domiria, ha aggiunto: “Per la verità il tuo reportage sarebbe più completo se facessi anche vedere le celle. Sono grandi tre passi per due nelle quali tre detenute sono rinchiuse 22 ore al giorno. Non tutte sono fortunate come noi.” Purtroppo il permesso per fotografare le celle non c’era.

Leggete le interviste e, se le trovate interessanti, condividetele.